Educazione Emotivo-Relazionale nella scuola!

Abstract x scuoleMercoledì 16 ottobre 2019, Bagus è stata invitata alla Camera dei Deputati per un’indagine conoscitiva da parte della Commissione Cultura in quanto il progetto “Bagus educazione emotivo relazionale” è stato segnalato e ritenuto uno dei più innovativi sulla scena nazionale.

Ecco il nostro intervento.

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Offerta Formativa 2019

La Formazione Emotivo-Relazionale è alla portata di tutti!

Brochure p.1Brochure p.2Brochure p.3Brochure p.4Provare è semplice.

Per chi non ritiene di avere dei problemi tali da dover intraprendere un percorso di psicoterapia o vuole sperimentare uno strumento diverso da quello fornito dalla tradizionale seduta dallo psicologo, la Formazione Emotivo-Relazionale può essere la soluzione migliore.

Si tratta di sedute individuali (o di coppia o per nuclei familiari, a seconda della problematica) nelle quali il cliente propone al formatore il tema sul quale vuole lavorare.

Parliamo di formazione proprio per il carattere interattivo che assumono gli incontri: dialogo, ascolto, spiegazione, sperimentazione, verifica. Lo scambio tra formatore e cliente è continuo e richiede la forte motivazione al cambiamento da parte di chi intraprende il percorso.

Si tratta per lo più di un numero di sedute concordato insieme, nell’arco delle quali vengono fatte emrgere tutte le tematiche che il cliente ritiene importante trattare e tutti i punti che il formatore ritiene fondamentali per raggiungere l’obiettivo concordato insieme.

Problemi di gestione delle emozioni, di rapporti conflittuali (quindi di relazione e comunicazione), stati d’animo che minano il proprio benessere, incapacità ad autoaffermarsi e dire di no, perchè vittime di sensi di colpa inadeguati, bassa autostima, motivazione fallimentare?

Oppure nella vostra vita è presente una figura ingombrante, che mina il vostro benessere, ma della quale non riuscite a liberarvi perchè vi sta manipolando affettivamente?

Spesso le soluzioni a questi problemi sono più vicine a noi di quanto pensiamo, perchè dipedono soprattutto dalla forza che riusciamo ad esprimere. le risorse che goià, senza saperlo possediamo, sono i primi strumenti da attivare per raggiungere equilibrio e benessere. L’importante è imparare a riconoscerle e ad usarle nel modo adeguato e nel momento opprtuno. Ci vuole consapevolezza ed allenamento. E per ottenere entrambi il percorso di sviluppo della propria Inteligenza Emotiva è la strada giusta. I tre cardini della Formazione sono: SAPERE – SAPER FARE – SAPER ESSERE ed è proprio questo che faremo insieme nei nostri incontri.

Richiedete un appuntamento. Il primo incontro, per conoscerci ed inquadrare il vostro problema, è gratuito. Stabiliremo poi insieme quello che potrebbe essere il vostro piccolo percorso per la risoluzione di ciò che vi sta a cuore e se a voi sembrerà la strada giusta da percorrere….partiremo insieme!

Contattatemi pure tramite il sito o scrivendo a: cristiana.clementi@gmail.com

 

Inizia il nuovo anno con il piede giusto!

Trovare il coraggio di affrontare i problemi fa acquistare fiducia in se stessi

Primo piano mio mareCORSI PRIVATI DI FORMAZIONE EMOTIVO

Aspettarci grandi cambiamenti dall’Anno Nuovo, solo perchè modifichiamo il numeretto finale nella data,  in fondo è una falsa aspettativa, lo sappiamo tutti. A meno che non decidiamo di investire in fiducia su noi stessi: come fanno a modificarsi le cose se noi per primi rimaniamo semplici spettatori della nostra vita? Limitarci ad osservare,  prendere atto, fotografare le innumerevoli cose che non vanno, i problemi, le difficoltà, i difetti altrui e la nostra incapacità a reggerli o a modificarli, senza però agire, non fa che alimetare la sfiducia, la rassegnazione, la poca motivazione e automaticamente contribuisce a far crollare la nostra autostima.

I percorsi di sviluppo dell’Intelligenza Emotiva che propongo attraverso le sedute di formazione individuale, servono esattamete a questo: imparare a conoscere e gestire le proprie emozioni, scoprire le risorse di cui siamo già in possesso e abituarci a usarle nel modo giusto e al momento opportuno, a rafforzare le nostre abilità comunicative e relazionali, finalizzando i rapporti con gli altri al consolidamento del nostro benessere, non permettendo – come spesso purtroppo avviene – che la vita di relazione si trasformi nel primo dei nostri problemi.

Gli incontri consentono di ottenere:

-consapevolezza approfondita dei propri meccanismi di reazione emotiva

- capacità di assumersi la responsabilità di ciò che si prova

- abilità nel trovare la modalità più idonea per noi per agire e affrontare i problemi che riteniamo tali.

Il percorso formativo, attraverso sedute individuali, basate sulle specifiche esigenze e richieste di ciascuno, ha come obiettivo fornire:

- le nozioni teoriche indispensabili per comprendere i meccanismi mediante i quali il cervello agisce

-  gli strumenti per conoscere, riconoscere e gestire le  emozioni nostre e quelle altrui

- le abilità necessarie a relazionarci nel modo corretto, senza prevaricare o essere prevaricati

- la competenza nell’affrontare, risolvere o prevenire conflitti, interiori o relazionali.

Il numero di sedute viene concordato insieme al cliente, calcolandolo in in funzione dei bisogni che emergono in fase di colloquio preliminare e impostando così il percorso sulla base degli obiettivi personali. Trattandosi infatti di un lavoro di “formazione”, e non di psicoterapia, è molto importante la dinamica interattiva che si instaura tra cliente e formatore, ma soprattutto è necessaria ed indispensabile la piena volontà e partecipazione a livello motivazionale della persona in formazione.

Per chi fosse residente in Sicilia, il mio studio si trova ad Avola. *

Attualmente è possibile effettuare percorsi formativi personalizzati e individuali anche in Lombardia e Veneto, in periodi prefissati.

*Per particolari esigenze, o in caso di incontri che coinvolgano più persone del medesimo nucleo familiare e/o lavorativo, è possibile effettuare il percorso formativo anche a domicilio del richiedente, previo accordi.

 

PROMOZIONE

 “INIZIA IL NUOVO ANNO CON IL PIEDE GIUSTO”

valida per tutto gennaio 2019

SOLO PER AVOLA:

COLLOQUIO CONOSCITIVO DI 1h

+

3 SEDUTE FORMATIVE DI 2h CIASCUNA

€150

per INFO e appuntamenti:

M. +39 320 4095710

mail: clementi.cristiana@gmail.com

tramite sito alla voce contatti

 

“Il cannibalismo dei ruoli” sbarca ad Avola!

Presentato il libro nell'ambito del convegno: "L'importanza dei ruoli nella società del Terzo Millennio"

 

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Bellissima occasione di confronto con validissimi colleghi su un tema cruciale e di grande attualita': l’importanza dei ruoli nella nostra società.
Un grazie per il rilievo dato al mio libro “Il cannibalismo dei ruoli” all’assessore Caldararo, al dott. Giuseppe Cascio, al prof. Francesco Pira, al dott. Portuesi e al prof. Scaglione.

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L’affluenza e l’attenzione del pubblico intervenuto alla presentazione mi hanno confermato, ancora una volta, che parlare di questi argomenti non solo è utile, ma doveroso. L’unica strategia per affrontare le problematiche che caratterizzano questo periodo storico e affliggono famiglie, giovani, scuola, donne, è fare formazione, creare consapevolezza, stimolare senso critico, rafforzare motivazione e resilienza. A cominciare dai più piccoli.  E’ in quest’ottica che sto preparando un interessante progetto che mira a modificare l’approccio alle emozioni anche nella scuola. Il mio appello e': non arrendiamoci ora, avanti tutta! 46513530_972660742919582_8714157785073319936_n46525419_972660719586251_4372229278004150272_n

Caffè ed Emozioni

Articolo pubblicato sul Blog di Caffè Milani

coffee-2242247_1920          “Caffè… l’aroma delle emozioni”

Chi pensa che il caffè sia semplicemente una bevanda, è decisamente fuori strada. Esattamente come cadono in errore coloro i quali pensano che le emozioni non abbiano colore, sapore, profumo. Il nostro cervello, infatti, è fortemente sensibile a tutti gli stimoli sensoriali che provengono dall’esterno e riesce a trasformare un input visivo, olfattivo o uditivo in un’emozione. Dall’emozione allo stato d’animo poi, il passo è breve ed ecco perché un semplice gesto come quello di percepire e annusare il profumo che emana da una tazzina di caffè appena versato, innesca in noi un meccanismo di piacere, che va a soddisfare svariate esigenze. Quello del caffè è da sempre un vero e proprio rito che pratichiamo in modo funzionale alla ricerca del nostro benessere, ognuno in base al bisogno che avverte: un caffè per svegliarci, un caffè per rilassarci in un attimo di pausa, un caffè per ripagarci dello stress accumulato durante la giornata, un caffè per trovare la giusta concentrazione o per gratificarci al termine di un lavoro. Ma non solo. Un aspetto molto importante a livello emotivo-relazionale è l’opportunità di socializzazione che viene fornita dal condividere con altri la degustazione di un buon caffè. Si pensi all’ambito lavorativo, alla classica macchinetta del caffè in azienda, davanti alla quale avvengono scambi di opinioni, si perfezionano strategie d’impresa, si confidano segreti, nascono alleanze o ci si lascia andare a confidenze con i colleghi (ne è nata persino una fiction televisiva!). Mi riferisco anche ai “caffè letterari”, che ancora esistono in molte città d’Europa o nell’Italia di origine mitteleuropea o al “caffè filosofico” che viene organizzato la domenica nei bar di Parigi per fornire l’occasione a quanti lo desiderano di scambiare opinioni su temi che altrove non vengono trattati. Il caffè dunque parla di noi: delle nostre abitudini, della nostra vita, delle esigenze che abbiamo, della nostra cultura, delle emozioni che proviamo. Possiamo imparare tanto della nostra società e scoprire anche qualcosa di noi che forse non conosciamo, se ci soffermiamo a riflettere sul senso che hanno i gesti e sul valore che attribuiamo alla ritualità di certe abitudini.

Basta saper guardare dentro la tazzina per scoprire il mondo che è in noi e assaporare anche…l’aroma delle emozioni.

 

Cristiana Clementi

Formatore Emotivo Relazionale

 

Terremotati versus Immigrati. A chi giova?

 

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Generalmente non mi occupo di politica, ma in questi giorni non posso fare a meno di riflettere su quanto vedo, sento e leggo su media e social. La riflessione che faccio non è infatti di natura politica, ma è strettamente attinente alla mia professione o meglio riguarda i destinatari diretti della mia professione: le persone.

Mi infonde una immensa tristezza vedere come la storia non ci abbia insegnato nulla. Vico, Bloch, gli antichi Romani….niente. Possibile non ci si renda conto che il “divide et impera” di latina memoria è ancora perfettamente in auge? Davvero non ci rendiamo conto che ci stanno aizzando gli uni contro gli altri spingendoci a partecipare ad una assurda lotta tra poveri con la conseguenza di creare fazioni opposte e scatenate a sostegno chi degli uni, chi degli altri, senza tener conto che siamo tutti vittime di uno stesso dramma? Che senso ha stilare delle graduatorie tra chi va aiutato prima, prendersela perchè viene aiutato un terremotato anzichè un altro o un immigrato al posto di un terremotato? La cattiva gestione della politica e della cosa pubblica ci porta ad azzannarci tra noi, per concedere a chi ci ha portati in queste situazioni di criticità, trasversalmente e a livello mondiale, di continuare a compiere lo scempio che ha  sinora provocato. La strategia dell’odio, della diffidenza, del cinismo, ci stanno facendo perdere di vista la centralità dell’essere umano e l’importanza dell’essere umani.

E tutto ciò a vantaggio di chi? Non certo dell’Uomo in quanto tale. Come direbbe per l’appunto Gian battista Vico,  << il senso della storia è nella storia e, nello stesso tempo, fuori di essa: gli effetti delle azioni vanno sempre oltre l’intenzionalità specifica degli uomini; l’uomo fa più di quanto sa e spesso non sa quello che fa.>>

 

Giornata contro la violenza alle donne

Ad Arese con NUNCAMAS il mio piccolo contributo

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Convegno a Verbania

Con Ordine degli Psicologi e Mediatori per parlare dei bambini nei conflitti tra adulti

MEDIAZIONE FAMIGLIARE_bozza invito(1)

Libreria Cyrano di Alghero: tra Cultura e Degustazione

presentato da Caterina Garofalo il mio libro "Il cannibalismo dei ruoli"

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“Il cannibalismo dei ruoli” alla Sala Stampa Nazionale di Milano

conferenza presentata dalla giornalista Paola D'Amico del Corriere della Sera

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