Educare: forse il buon senso non basta più.

Adulti preparati aiutano i ragazzi a crescere meglio

Sempre più spesso si rivolgono a me genitori, insegnanti, allenatori sportivi, lamentando la “ingovernabilità” dei ragazzi con cui si rapportano e avanzando l’ipotesi che sia una caratteristica generalizzata nei giovani d’oggi. Quasi mai però, viene il sospetto che in una società in continua evoluzione, dove la tecnologia cambia ad ogni secondo, dove un orologio digitale ti consente di pagare il conto al supermercato, mandando in crisi di identità il vecchio portafoglio o addirittura la carta di credito, possa essere necessario fare un passo avanti anche nella metodologia che usiamo per aiutare i nostri ragazzi nel loro percorso di crescita.

Non mi stancherò mai di sottolineare che EDUCARE non significa trasmettere degli insegnamenti (spesso con la formula “io so e parlo, tu noi sai e ascolti”), ma significa intraprendere un percorso di formazione, affiancando passo dopo passo la persona che ci sta a cuore, per sviluppare in lui tutte quelle abilità che rendono una persona adulta ed equilibrata. Un percorso non facile, ma sicuramente più impegnativo per chi sta dalla parte dell’educatore che non da quella dell’allievo!

Ecco perché ritengo indispensabile che chiunque ricopra un ruolo educativo, a qualsiasi livello, padroneggi alcune nozioni base, che gli saranno sicuramente utili a non commettere quei pericolosi danni, fatti a fin di bene, che poi ci portano a dire in buona fede…”mah, non capisco, questo ragazzo ha dei problemi..”

E se i problemi non fosse il ragazzo ad averli? Forse, la soluzione è più facile di quanto non si creda…

Di tutto questo parleremo in una serata a Cassinetta di Lugagnano, venerdì 27 marzo alle ore 21.00, dal titolo “Genitori, insegnanti, allenatori: regole… per poter dare le regole!”

L’ingresso è aperto a tutti.

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